Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera.

Johann Wolfgang von Goethe

 

Vi siete mai chiesti cosa significa LUCE?

La parola Luce deriva dal latino “lux lucis” dalla radice indoeuropea leuk «brillante, bianco» ed è descritta come radiazione elettromagnetica, percepibile dall’occhio umano e trasformata dal cervello in sensazioni visive, le quali ci permettono di vedere gli oggetti. Essa interagisce con la materia che incontra! E questa caratteristica l’ha resa strumento essenziale delle arti visive. Essendo una materia manipolabile, grazie all’invenzione dell’elettricità, la luce ha permesso agli artisti di integrare, riflettere, proiettare, illuminare le loro opere. Nell’articolo “L’immateriale che diventa arte: le opere di luce” redatto dall’architetta specializzata in illuminotecnica Emanuela Pulvirenti, potete scoprire tutta l’evoluzione in campo artistico dell’uso creativo delle sorgenti luminose, a partire dal XX secolo.

Ma quali virtù possiamo attribuire alla Luce?

Sicuramente quella principale è la capacità di “mettere in chiaro”, di rendere visibile al mondo. Infatti, senza avere una forma precisa, la luce colpisce la superficie delle cose, ne delinea i profili e la profondità spaziale: in lontananza tende a diffondersi e a farsi più vibrante definendo anche la posizione degli oggetti che diventano sempre più sfumati e poi svaniscono. Ma essa può acquisire anche un particolare significato che è la capacità di rendere manifesto cioè di essere veicolo di conoscenza e sapere “poiché ciò che non è illuminato non ci è dato di conoscere”.

Entrando nel cuore del mondo dell’arte, il pittore El Greco, parla dell’ispirazione dell’artista come di una grande luce che brilla dentro di lui “La luce è in ogni artista. Tutti gli artisti sono illuminati da questa luce

Ma per l’ArteTerapia a cosa ci serve conoscere queste informazioni?

Dobbiamo ricordarci che la LUCE è origine di tutto, ma deve essere accompagnata all’oscurità per poter risplendere. Questo è molto significativo per la decodifica delle opere di un percorso: all’arteterapeuta serve osservare se nella creazione artistica coesistono luce e ombra, oppure se una delle due sovrasta l’altra. Il materiale utilizzato è essenziale alla nostra decodifica: carboncino, grafite, pittura, collage? E il rapporto con lo sfondo? E la scelta del colore del supporto?

Il bilanciamento tra le ombre e i punti di luce ci riportano nelle zone di ombra e di luce della persona, permettendoci anche di comprendere se il bisogno espresso nel percorso è connesso all’esigenza di scavare, portare alla luce la dimensione interiore o dare lustro alle qualità e competenze presenti nella persona.

 

 

Bibliografia e sitografia:
“Fare e pensare l’arteterapia. Metodi di conduzione dei laboratori esperienziali” di Laura Grignoli, FrancoAngeli
https://www.treccani.it/vocabolario/luce/
https://arteimmagine.annibalepinotti.it/index.php/linguaggio-e-comunicazione-visiva/18170-la-luce-nell-arte
https://www.didatticarte.it/Blog/?p=4583
ph. https://it.freepik.com/foto/illuminazione’>Illuminazione foto creata da jannoon028 – it.freepik.com</a>
ph. https://it.freepik.com/foto-gratuito/la-preghiera-spirituale-passa-il-sole-splende-con-il-bello-tramonto-vago_3952177.htm#page=2&query=luce&position=14&from_view=search